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lunedì 21 dicembre 2009

Canzonette



Nel 1961 Alfredo Giuliani scrisse il libro “I Novissimi. Poesie per gli anni ‘60”, che poi avrebbe dato il via al Gruppo ’63, cioè la neoavanguardia. Giuliani voleva separare la poesia piatta del suo tempo da quella che mise in quella sua antologia, con questi poeti “novissimi”. Seguendo questa premessa Paolo Talanca ha iniziato una ricerca volta ad approfondire il distinguo tra la canzone commerciale, o pop “pop” – che ha degli schemi regolari etc. – con la canzone d’autore, partendo proprio dai cantautori “novissimi”.

Dove Giuliani de-costruiva, per ri-costruire un linguaggio nuovo e particolare – sai, la neoavanguardia e quel linguaggio ricodificato e “rivitalizzato” –, io credo che per i cantautori si tratti di ri-costruire, riprendendo la strada dei vari Conte, De André, Guccini, Vecchioni, certo non riproducendone lo stile ma creando canzoni con uno scopo artistico. E credo davvero che sia lo scopo per cui si scrive a fare la differenza. Ci tengo a sottolineare la frase “non riproducendone lo stile”, anche perché può esserci eredità genetica, ma poi i grandi autori – e io reputo ovviamente tali quelli che ho messo in Cantautori Novissimi –, per dirla semioticamente, riassettano i segni, trovano strade proprie, riscrivono i codici e le categorie,..

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